5 Stelle – PD – Destra – Spese militari
E’ da molto che qualcosa mi diceva che la politica era cambiata. Forse il più lungimirante è stato Bauman quando ha parlato di liquidità del presente. Ma 10 milioni di spettatori che vedono Sanremo ci dicono che questa liquidità ha un fondale lontano, giurassico oserei dire. Persone che seguono un evento come Sanremo stigmatizzato dai giornali di destra come un covo di comunisti.
Italiani brava gente, alla fine, musica e pizza. Ma a Sanremo si è fatto un mix di canzonette, sesso e appelli politici. Il milanese che lavora e produce da formica anche per le cicale che vivono sulle spalle degli altri – del resto lo stesso Enea non aveva il padre e il figlioletto da salvare e nutrire? – non è riuscito, come modello, a conformare la vita dell’italiano medio, quello che il caffè, l’Inter la Roma e il Napoli, quello che la fattura tanto non la scarico, quello che basta con le regole europee, quello che sulle spiagge regala un pò d’amore alle donne del Nord che almeno d’estate basta con la serietà di lavoro e famiglia.
Personalmente mi sono sempre piaciuti la Francia e la Germania, per quello che hanno rappresentato sul piano culturale, ma non posso dimenticare quello che hanno fatto i tedeschi, quello che la immensa profondità culturale ha impedito di fare a quel popolo. Ogni tanto si ricorda che Hitler era autriaco. Ma il potere nazi-fascista si è affermato sull’onda popolare di una crisi economica e sociale paurosa. Un’onda che è cresciuta grazie alla miopia dei trattati di Versailles che hanno inflitto una penalizzazione della Germania che era palese non poteva essere onorata.
La sinistra già allora fece degli enormi sbagli. Prima con il fronte popolare, sconfitto sonoramente. La strada al nazifascismo fu spianata dall’incapacità di raccordare forze popolari di sinistra e di centro.
Oggi abbiamo una guerra in corso tra Stati Uniti e la Russia, due delle forze che sconfissero il nazifascismo e che ci hanno liberato, non lo dimentichiamo. Ma anche due potenze che dopo aver ben bene raso al suolo l’Europa se la sono sono spartita, anche questo non lo dimentichiamo. E che gli Stati Uniti si sono affrettati a distruggere civilmente il Giappone prima dell’arrivo dell’orso russo anche su quel versante.
Insomma i liberatori si sono sempre guardati in modo sospettoso spartendosi le zone di influenza.
Peraltro come dimenticare che tedeschi (nazisti) e russi (comunisti) si misero d’accordo nel 1939 (patto Ribbentrop-Molotov) per spartirsi la Polonia e i Paesi Baltici?
Solo che con la caduta del muro di Berlino l’orso russo si è ritirato dai territori occupati e subito la Nato ha creduto bene di allargarsi. Sempre beninteso su richiesta degli stati ex URSS rimasti ormai sprovvisti di protezione.
Per cui la destra sa da che parte stare. Molti politici italiani ed europei sono ancora attratti dalla corte di re Putin. Per cui fornitura di armi limitata alla difesa e stop alle armi d’attacco all’Ucraina. In questo modo il conflitto si cronicizzerà e Putin finirà per tenersi i territori sottratti all’Ucraina. Mentre il resto dell’Europa sta valutando l’invio di caccia e missili a lungo raggio per fronteggiare l’offensiva russa di primavera. Su questa linea Stati Uniti, Francia e Germania. Stati che non ignorano che in Italia il Ministro degli Esteri fa parte di Forza Italia il cui leader si vanta di essere un amico di Putin.
La guerra in Ucraina è un affare colossale per i produttori di armi di ultima generazione. In sostanza all’Ucraina si forniscono le armi attualmente in magazzino residui della seconda mondiale, si prestano a quello stato soldi a tasso agevolato o a fondo perduto mentre gli stati fornitori si rinnovano i loro arsenali militari. Con la prospettiva di ricostruire l’Ucraina, sfruttarla economicamente e piazzarci qualche missile più vicino a Mosca.
In questo quadro il PD di Letta è per il sostegno pieno all’Ucraina mentre i 5Stelle sostengono di fermare l’invio di armi.
Sul piano interno la sinistra italiana si situa ad ogni elezione, un pò più a sinistra o un pò più a destra. E questa altalena legata ai capi di turno, finisce con lo stritolare qualsiasi volontà di riscossa. Inoltre, la sinistra, ha accettato la direzione del Quirinale ogni volta che un evento straordinario si è messo di traverso sullo scenario politico. I vari Monti, Gentiloni, Draghi hanno messo mano ad una politica di destra. Di conseguenza il popolo ha detto: allora tanto vale far governare la destra.
Non è che la gente non si renda conto delle cose e molte volte risponde con il non voto e la disaffezione alla politica.