Nell’ambito delle giornate del FAI (Fondo ambiente italiano) è stato possibile visitare Palazzo Firenze a Roma.


Qui, nel quartiere Campo Marzio, in fondo a Via dei Prefetti si apre un piccolo spazio, Piazza Firenze.
Da qui partivano le corriere postali con destinazione Firenze. Il Palazzo – costruito tra il 1516 e il 1530 su progetto di Jacopo Cardelli – si affaccia sull’omonima piazza con un’imponente facciata. Di proprietà della famiglia Del Monte passò poi ai Medici con l’ascesa al trono pontificio di Giulio III dei Medici.
Su commissione di Ferdinando I dei Medici, fratello del Papa, furono apportate le migliorie più sontuose del palazzo grazie, in particolare, agli affreschi e stucchi del bolognese Prospero Fontana (Allegoria dei continenti nel Camerino e Scene allegoriche nella Sala del Granduca).

Fontana, allievo di Perin del Vaga, era uno dei maggiori ritrattisti dell’epoca. Dalla frequenza della scuola francese manierista di Fontainebleau aveva ricevuto un’importante esperienza formativa.
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Gli affreschi della Sala delle Stagioni e della sala degli Elementi sono opera di Jacopo Zucchi (allievo di Vasari). La sua ultima grande fatica – gli affreschi della Galleria di Palazzo Rucellai – risale agli inizi del 1590.

Sul piano architettonico Palazzo Firenze fu ristrutturato, probabilmente dal Vignola, che ornò il cortile del bel colonnato e all’interno si produsse in artifici per fare in modo che la bella loggia fosse visibile e in linea con il portone d’ingresso principale. Dal 1926 la Società Dante Alighieri ha lì la propria sede. Palazzo Firenze è divenuta anche sede Unesco.