Ciao Lante

Chi si rivede

E’ passato tanto tempo da quando ci salutammo (1996?), in realtà è solo una sensazione visto che la terra, la nostra terra rotonda e blu esiste da miliardi di anni. Lei sì potrebbe esclamare: oh quanto tempo è trascorso!!

Insomma a me sembra ieri che trafficavamo intorno al Fiat 690 4 assi, di colore azzurro; mettevamo il grasso sotto il camion, lo lustravamo per essere pronto per il lunedì successivo.

Poi passavi dal padrone per ricevere qualche acconto sul lavoro svolto, alla fine del mese in genere, ma anche prima, perchè c’era da mantenere una famiglia di tre figli e le rate del camion da pagare.

Si costruiva l’autostrada del Sole, che bella opera. Congiunge come un lunghissimo nastro d’oro il Nord e il Sud d’Italia, un’unione facile con l’asfalto più difficile con le persone.

Guarda, oggi le opere che ci avete lasciato stanno lì, per la verità con grossi problemi di manutenzione. Sì non siamo in grado nemmeno di mantenere le cose che ci avete lasciato in eredità, per le quali avete dato tutto di voi stessi un pò accecati dal boom economico e da tante balle sulla 5 potenza mondiale che vi raccontavano.

L’Italia del Sud resta una società agricola che vive sulle coltivazioni stagionali grazie all’immigrazione dall’Africa per la raccolta dei frutti.

Poi ha entrate grazie al turismo, florido, dato il clima mite e l’enorme forziere di opere d’arte che detiene.

Il centro d’Italia appartiene alla politica e alle sue vicissitudini. Oggi i politici sono avversati e le elezioni, conquistate con grandi sacrifici, hanno affluenze attorno al 40% dei votanti. Così anche Roma, capitale della politica, attraversa una profonda crisi, mitigata soltanto dalla presenza del Vaticano e di un Papa che sa farsi voler bene.

Il Nord, dal punto di vista economico, è un’altra cosa. Tutti corrono, lavorano, quasi fossero calvinisti. Risentono della vicinanza della Svizzera e della Germania che non hanno mai smesso di produrre. Nemmeno durante la guerra mondiale.

Questo a grandi linee. Poi c’è che siamo sempre più vecchi. I nostri cugini francesi vanno meglio. Il Covid-19 ha ridotto la natalità. Ed è un paradosso ma non tanto. Chi ha voglia di regalare ad un bimbo questo mondo attuale, con un futuro terribile di inondazioni e distruzioni, di epidemie sempre più potenti?

Rimpiango le nostre battute di pesca in riva al lago di Bolsena quando la tua canna si impigliava tra i rami dei pioppi e arrabbiato mettevi via tutta l’attrezzatura. Poi si tornava a casa con quella bella Alfa Romeo Giulietta sprint, rossa, unico tuo svago e divertimento insieme alle bocce e alle partite a carte.

Che dire. Domani sorge di nuovo il Sole. Questo è il più grande dono che abbiamo. La nostra stella. E poi i nostri affetti, quelli sì ci tengono compagnia e ci danno la forza di andare avanti anche se la vita, come ci ricordava il Sommo Poeta, somiglia più ad una selva – come quella dell’Amone dove tu un giorno ti perdesti – che ad un’autostrada bella e liscia.

Ti terrò informato sempre se sei ancora interessato alle vicissitudini di questa terra sempre più ad encefalogramma piatto. Pensa che persino uno come me c’è cascato. La tachipirina fa male perchè incide sui polmoni. Per cui i medici di base che la consigliano, anche nella fase vaccinale su indicazione del Ministero della Salute, sarebbero incompetenti. La TV sono due anni che ci ammannisce di tutto. Il virus è stato la salvezza per una TV subdola e spendacciona alla continua rincorsa di soggetti ai quali non daresti in gestione nemmeno il condominio. Figuriamoci la salute. Ma è la pubblicità che fa la TV non viceversa. E la pubblicità va dove vanno gli ascolti e questi vanno dove stanno e parlano proprio quei soggetti inaffidabili. Roba da non crederci.

Da ultimo ti dico che stanno tutti ben caldi al governo della Repubblica e il Presidente, alla fine del settennato, preferisce andarsene. Che te ne pare a te che hai avuto Pertini, mica giuggiole?

Ti abbraccio a te e mamma Flora.

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