Sanità pubblica e vaccini privati

Leggiamo che lo stesso giorno in cui la società Pfizer annuncia l’efficacia al 90% del suo vaccino anti-covid il ceo della Pfizer vende azioni per circa 5,5 milioni di dollari conseguendo un ingente guadagno. Pare sia stata una scelta decisa ad agosto.

Ciò non toglie che si resta attoniti di fronte a queste operazioni.

In Italia la sanità è stata regionalizzata da anni con i risultati che conosciamo. Si occupa di mascherine, strutture ospedaliere ecc.

Invece ciò che veramente serve, vale a dire il vaccino anti-covid 19 ad esempio, per salvare soprattutto i più deboli, è in mano alle grandi aziende farmaceutiche gestite da privati che si muovono secondo un’ottica di mercato.

E’ un bene o un male?

Dunque la concorrenza in questo campo sicuramente è un bene. C’è maggiore controllo sull’efficacia e sulla sperimentazione.

Nei paesi a democrazia limitata ogni giorno viene annunciato un vaccino ma non esiste un controllo trasparente degli effetti.

Quindi è preferibile il sistema occidentale che mette in concorrenza le aziende. Di contro c’è l’enorme potere che questa aziende private si ritagliano nelle società democratiche. Ma forse è un prezzo che dobbiamo pagare visto che in casa nostra riusciamo a ritagliare maneggi di denaro pubblico persino sui camici e le mascherine.

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